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mercoledì, 28  aprile 2021



08:30:00
Scuola in Puglia, dirigente scolastico Filannino: "Unico diritto garantito è quello all'ignoranza"
"Gli studenti non vengono a scuola al mattino ma se ne vanno tranquillamente in giro pomeriggio"



"La Puglia diventa, da rossa, arancione. Molte cose perciò cambiano, ma non la marmorea determinazione del Governatore della Regione Puglia di mantenere la scelta delle famiglie sulla didattica a distanza. Anzi, la scelta è prorogata fino al termine delle lezioni! A scriverlo è il dirigente scolastico Michelangelo Filannino dell'istituto "Carlo Troya" di Andria.

Dunque, sono le famiglie a decidere se si deve andare fisicamente a scuola o no. Nonostante i Decreti delegati, nonostante la volontà del Governo Draghi, il nostro Governatore garantisce il diritto all’ignoranza dei suoi sudditi. Non sono i professori, maestri e maestre, dirigenti scolastici, pedagogisti a consigliare come gestire la didattica, ma è il Governatore a dettare legge, a strizzare l’occhio agli studenti, prossimi elettori, ottenendo due risultati: da un lato nascondere l’inadeguatezza dei trasporti, dei tracciamenti sanitari, della diagnostica e dall’altro guadagnarsi la simpatia dei furbetti di ogni età.

Parlando dalla realtà di un Liceo, mi corre l’obbligo di segnalare alcuni fatti: le scuole sono state letteralmente subissate di finanziamenti statali per gestire la pandemia. Solo nella mia scuola parliamo di circa 200 mila euro assolutamente inutilizzati o sotto utilizzati. Oggi la maggior parte dei docenti è stata vaccinata, è al sicuro. Possiamo testare quotidianamente gli studenti. Gli studenti non vengono a scuola al mattino ma se ne vanno tranquillamente in giro pomeriggio e sera. Il Governatore ha preso a pernacchie l’autonomia scolastica, i Decreti delegati, i Consigli d’istituto, la libertà d’insegnamento. I docenti sono stremati fra didattica a distanza e didattica mista. L’impressione è che l’unico diritto garantito è il diritto all’ignoranza.

Sento di dover dire che ho avuto la fortuna di visitare, grazie ai progetti europei Comenius,  le scuole di Germania, Polonia, Lituania, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Romania, Bulgaria, Ungheria, Danimarca, Svezia, Belgio, Repubblica ceca, Norvegia: dappertutto vige un rispetto per gli insegnanti che renderebbe semplicemente inconcepibile una situazione come la nostra. Nessuno lì si sognerebbe di sostituirsi agli insegnanti nel decidere come e dove si devono tenere le lezioni. E questo vale anche per tutte le Regioni italiane, tranne che per la Puglia. Che sfortuna!
 


Redazione



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