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martedė, 8  giugno 2021



06:30:00
Asp Regina Margherita, presidio a Barletta davanti alla Prefettura
“La Regione Puglia non può continuare a venir meno alle proprie responsabilità"



“Più di sette mesi fa si dimetteva il Presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Asp ‘Regina Margherita’ di Barletta ma la Regione Puglia, cui compete prendere le decisioni più appropriate per rimuovere le cause della paralisi amministrativo-gestionale dell’Ente, si mostra sorda ed insensibile ad ogni sollecitazione, che è stata effettuata a tanti livelli e soprattutto in modo continuo dalla nostra organizzazione sindacale.

Riteniamo insostenibile ed ingiustificabile questa perdurante indifferenza nei confronti dell'Asp dopo che sono stati spesi tra settembre 2015 e luglio 2018 una somma che aggira intorno ai 2.600.000 euro di finanziamenti pubblici dell’Unione Europea con i quali è stata realizzata una modernissima rifunzionalizzazione della struttura”. Con queste parole i segretari generali provinciali di Cgil, Spi e Fp, Biagio D’Alberto, Felice Pelagio e Ileana Remini, insieme al coordinatore della Camera del lavoro di Barletta, Franco Dambra, tornano a stigmatizzare la vicenda dell’Asp Regina Margherita che, stando agli obiettivi delle istituzioni doveva diventare un punto di riferimento nel campo delle politiche socio-assistenziali per gli anziani di tutta la Provincia.

“La Regione Puglia non può continuare a venir meno alle proprie responsabilità, in quanto ha un preciso obbligo di legge, rinveniente dallo statuto dell’Asp con particolare riferimento a quanto previsto dal suo art.14: in caso di accertato mancato funzionamento è disposto lo scioglimento del Consiglio d’Amministrazione dell’Ente, su proposta dell’Assessore regionale al ramo, con Decreto del Presidente della Regione, che contestualmente provvede alla nomina di un commissario per la temporanea gestione dell'azienda. Constatiamo inoltre con amarezza che neanche la preziosa iniziativa promossa dal Prefetto della Bat, aderendo ad una richiesta formulata dalla Cgil, ha sortito sin qui gli effetti sperati. Ci chiediamo, infatti, che fine abbia fatto l’impegno preso dall’Assessore regionale al Welfare, Rosa Barone, che nell’incontro che abbiamo svolto, alla presenza appunto del Prefetto, il 22 aprile scorso, annunciava lo sblocco della vicenda con la nomina imminente di commissario. Nulla di quanto sostenuto si è ancora concretizzato. A questo punto vorremmo sapere se sia stata predisposta o no la proposta di provvedimento per la nomina del commissario”, si chiedono i sindacati.
 


Redazione



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