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martedė, 10  agosto 2021



11:43:00
Governo intervenga sulla questione bici elettriche
Fareambiente pone la questione al Governo



Già dallo scorso anno evidenziavo la necessità che il Governo intervenisse sulla questione bici elettriche per
porre un rimedio sull’uso selvaggio e pericoloso di questi velocipedi che si vedono sfrecciare lungo le nostre
strade urbane e non solo, nonostante l’obbligo del limite dei 20 km/orari. Ora si apprende che la commissione
parlamentare ai Trasporti si sarebbe attivata per approvare una legge che regolamenta l’uso e la circolazione
dei monopattini. Ben venga questa legge ma che includa anche le bici elettriche che ormai in tanti comuni e
città hanno sostituito di fatto i ciclomotori cosiddetti, cinquantini. Non ci sono solo incidenti con monopattini
ma anche con bici elettriche come quello tragico accaduto sulla SS 170 Andria-Barletta con il decesso di tre
ragazzi. Se per un verso va sostenuto ed implementato il progetto dell’eco-mobilità urbana anche dal punto
di vista ambientale, per l’altro va certamente assicurata la sicurezza della mobilità cittadina non solo dei
monopattini ma anche delle bici elettriche che imperversano scorrettamente sulle strade cittadine come se
nulla fosse mettendo a rischio non solo l’incolumità di chi le guida, spesso minori di 14 anni, ma anche di
inconsapevoli pedoni e degli stessi automobilisti e motociclisti che se li vedono sfrecciare contro mano o
attraversare gli incroci incuranti della regolamentazione semaforica senza alcun rispetto delle minime regole
comportamentali dettate dal codice della strada. La recrudescenza di simili comportamenti e le gravi
violazioni al codice della strada oltre che del mancato rispetto delle ordinanze emesse dai sindaci che
interdiscono ad esempio le aree destinate al passeggio e/o pedonali o parchi a verde sono diventate
preoccupanti. L’ultimo dato Istat disponibile risalente al 2018, evidenzia che le persone decedute in sinistri
stradali che hanno riguardato le biciclette sono state 222. Un dato questo che va attenzionato e sul quale il
nostro Governo non può rimanere indifferente. Per queste ragioni, andrebbero adottati seri provvedimenti
di controllo e regolamentazione di tale mobilità, in modo costante anche per non incorrere nel serio rischio
che si radichi nell’immaginario degli adolescenti e dei guidatori in genere di questi mezzi, il concetto che
violare le norme comportamentali sia la regola e non l’eccezione, non comportando conseguenze
sanzionatorie. Per queste ragioni, appreso che è stata avviata una discussione in merito alla
regolamentazione della circolazione dei monopattini, diventa fondamentale che la commissione
parlamentare dei Trasporti si interessi anche della regolamentazione sull’uso delle bici elettriche che, di fatto,
hanno ormai sostituito i ciclomotori ma con il vantaggio del mancato obbligo del patentino di guida,
dell’assicurazione e delle luci di segnalazione. L’invito è rivolto ai nostri parlamentari affinché si facciano
portatori di interesse di un sentimento comune che riguarda le nostre comunità e la regolamentazione civile
dell’uso non solo dei monopattini ma anche delle bici elettriche, in quanto velocipedi.


Michele Porcelluzzi



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