Cronaca
mercoledė, 9 febbraio 2022
13:58:00
Inquinamento ambientale, Cianci: "Svegliamoci, depositato esposto in procura"
"Invochiamo tavolo con Commissario e Prefetto e attendiamo le risposte della politica"
«È arrivato il momento, questa città non merita di essere così maltrattata e vilipesa. Stiamo parlando della salute nostra ma soprattutto dei nostri figli. Dopo le ultime, allarmanti, notizie abbiamo messo insieme tutte le informazioni: un lavoro lungo e complesso che è confluito in un esposto alla Procura, preciso, circostanziato e ricco di dati sui quali si potrà indagare in maniera puntuale».
Il presidente del comitato “Operazione Aria Pulita BAT” avv. Michele Cianci, appena dopo aver depositato in Procura un esposto che diventa il manifesto di una grave situazione di inquinamento e salute pubblica.
«Il comitato cerca Giustizia, non punizione. Cerca consapevolezza, non vanagloria. Non abbiamo altri intenti. Molti di noi abitano nelle strette vicinanze di aziende insalubri. È da pazzi, condomini a pochi metri da aziende che inceneriscono, che emettono fumi. Non chiediamo altro che risposte, nei termini tranquilli del confronto civico. Nessuno ha messo mano ai forconi e non lo faremo, ma risposte ce le meritiamo e le otterremo. Non sacrificheremo su nessun altare possibile la nostra salute, senza se e senza ma. C’è sempre una soluzione a tutto».
L’esposto, di particolare compilazione, viene depositato a seguito dell’ennesimo studio pubblicato a dicembre 2021 sulla prestigiosa rivista e&p – Epidemiologia e Prevenzione. «Non giriamoci attorno, parliamo di un’incidenza maggiore di leucemie, neuroblastomi e tumori del sistema nervoso centrale sui nostri bambini da 0 a 14 anni. Patologie che, guarda che caso, sono strettamente correlate a un maggiore inquinamento atmosferico e non. E queste non sono le uniche, essendo strettamente connesse anche ictus, infarti, malattie polmonari e sistemiche di diversa patogenesi».
Lo studio mette in relazione dati e numeri di rilevazione, arrivando alla conclusione che la Bat ha un’incidenza maggiore di casi rispetto alla Campania, ove notoriamente si hanno casi noti alle cronache di problemi legati alla Terra dei Fuochi, al Piemonte che continua ad essere uno dei territori maggiormente colpiti dall'inquinamento atmosferico secondo il rapporto 'Mal d'aria di città' condotto da Legambiente.
«Basta tacere e basta star fermi, un appello che rivolgo soprattutto ai consiglieri regionali Filippo Caracciolo, Ruggiero Mennea e Giuseppe Tupputi nonché ai senatori di Barletta Dario Damiani, Assuntela Messina e Ruggiero Quarto che, proprio oggi, hanno gioito per la recente introduzione alla Carta Costituzionale sulla tutela dell’ambiente e della biodiversità» - precisa Cianci.
Tale conclusione arriva, successivamente, al recente studio internazionale del dott. Agostino Di Ciaula, relativo all’analisi del bioaccumulo di metalli pesanti quali Nichel, Cadmio, Mercurio e Arsenico sempre sui nostri bambini che frequentano le scuole elementari di Barletta. Ancora un caso forse, che le quantità maggiori e fuori limite di sicurezza di tali metalli, siano accumulati da fanciulli che abitano e frequentano scuole nelle zone più vicine alle aziende insalubri di Barletta, rispetto a bimbi che pur nella stessa città sono più lontani. Stiamo parlando dei nostri bambini, dei nostri figli ma è evidente che anche gli adulti risentono di queste problematiche.
Non molto tempo fa l’analisi delle acque di falda nei pressi delle aziende insalubri, commissionato dal Comune di Barletta a IRSA CNR, indicò valori di Cromo esavalente di molto superiori al limite di legge. «Non è una nostra elucubrazione sul filo delle fake news: esiste un limite di cromo esavalente definito dal D.Lgs 15/2006. Questo limite è stato ampiamente superato, ma di gran lunga. E parliamo di falda acquifera, che poi defluisce in mare entrando in contatto con attività umane e nella catena alimentare. Ognuno tiri le sue conclusioni».
Barletta, inoltre, è maglia nera nella Puglia secondo il report di Legambiente su dati 2021 a seguito di analisi di concentrazione di PM10 e PM2.5, le famigerate “polveri sottili”.
«Il cammino intrapreso con l’ASL BT e il direttore avv. Alessandro Delle Donne, è l’inizio di un percorso che cerca di fare luce su una questione ormai insostenibile. Auspichiamo che tale percorso sia proseguito anche da chi gli è succeduto. Rivolgiamo un appello in tal senso al nostro governatore Michele Emiliano».
«E&P, dott. Di Ciaula, Legambiente, IRSA CNR e ARPA. E sul secondo carotaggio di valutazione della falda acquifera, pur previsto, non si è saputo più nulla. Cosa altro dobbiamo aspettare? Svegliamoci. Urge un tavolo di discussione urgente, quanto questi dati lo sono. Sono sicuro che il commissario straordinario dott. Alecci e il prefetto dott. Valiante non potranno restare insensibili e non vorranno seguire il pernicioso gioco di taluni: attendere, attendere, attendere. Tra l’altro, alcune delle VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) concesse alle aziende insalubri scadranno nel 2023. Barletta, purtroppo, non è rappresentata e pertanto abbiamo delle giuste perplessità circa la decisione sul rinnovo. Il comitato OAP e la città di Barletta Vi prega di intervenire, non trascurateci» - conclude Cianci.
Redazione