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Cronaca
mercoledė, 10  maggio 2023



10:58:00
Gestione illecita di materiali inerti provenienti da demolizione: l'impresa è di Barletta
L'impresa, per svolgere l'attività, è ricorsa persino ad occupare abusivamente suoli di proprietà dell'Erario



La Procura della Repubblica di Trani sta procedendo per i reati di cui agli artt. 256 1° e 3° comma D.lgvo 152/2006 (realizzazione e gestione di discarica abusiva) e illecito amministrativo dipendente da reato ai sensi del D.lgvo 231/2001 (responsabilità degli enti), nei confronti di una impresa di Barletta, operante nel settore del recupero di inerti provenienti da demolizione.

All’esito delle complesse attività investigative, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Barletta e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Bari, il GIP presso il Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto il sequestro preventivo: “impeditivo” dell’intero compendio aziendale; per equivalente di beni per un valore complessivo di oltre 500 mila Euro dell’impresa; nella forma diretta, di risorse finanziarie, dello stesso importo, in capo all’amministratore dell’impresa sottoposta alle indagini.

Tali attività, disposte anche ai sensi del D.lvo 231/2001, hanno consentito di sottoporre a vincolo reale: diversi rapporti bancari intestati alla società coinvolta e alla persona fisica; le quote societarie e l’intero compendio aziendale, nonché suoli per oltre quattro ettari, situati in Barletta, adibiti a deposito incontrollato di rifiuti speciali. La capillare attività investigativa su delega dai predetti Reparti Investigativi ha consentito di ricostruire l’attività illecita: i rifiuti, provenienti dal territorio della Provincia BAT, attraverso l’utilizzo di automezzi non iscritti all’albo dei gestori ambientali, venivano recapitati presso la sede dell’impresa in quantitativi superiori rispetto a quanto consentito dall’autorizzazione provinciale (22 volte maggiore della capacità massima istantanea), per essere stoccati su suoli non autorizzati - che venivano, di fatto, utilizzati come discariche - e successivamente avviati al recupero.

L’impresa, per svolgere l’attività, è ricorsa persino ad occupare abusivamente suoli di proprietà dell’Erario, nella disponibilità del Comune di Barletta. Il totale del materiale illecitamente depositato sui suoli, dal 2019 al 2021, è stato quantificato in circa 28.687 tonnellate.

Le peculiari investigazioni sono state espletate al fine di tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, in un’ottica di giustizia anche verso le future generazioni, in ossequio all’art. 9 della Costituzione, testimoniando, ancora una volta, l’impegno profuso dalle FF.PP. costantemente impegnate nella salvaguardia dell’ambiente per la tutela della salute dell’individuo e della collettività. Si rappresenta che per il principio della “presunzione di innocenza”, la colpevolezza della persona sottoposta a giudizio, in relazione alla vicenda, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.


Redazione



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