Sono 53 le persone accusate a vario titolo, e a seconda delle presunte rispettive responsabilità, di associazione per delinquere, riciclaggio ed illeciti in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.
Un'operazione di svariati milioni di euro scoperta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Trani che ne ha coordinato le indagini. Ieri, l'avviso di conclusione delle stesse avviate dal sostituto procuratore, dott.ssa Silvia Curione.
Si tratta, in buona sostanza, di società fittizie (perlopiù riconducibili al mondo dell'edilizia) non operanti ma che comunque effettuavano operazioni commerciali. Un sistema per far risultare nei bilanci di società effettivamente operanti sul mercato costi non veritieri e quindi abbattere i ricavi e dunque le imposte.
Due le associazioni per delinquere (in 23 ne avrebbero fatto parte): la prima capeggiata da un 49enne barlettano ed un 53enne siciliano, coadiuvati da un commercialista di Barletta; la seconda da un 48enne, sempre, della Città della Disfida.
Solo nelle prossime settimane, alla luce delle facoltà difensive alle quali gli indagati hanno diritto con la notifica dell’avviso di conclusione inchiesta, il pm tranese deciderà se e per chi dei 53 indagati formulare richiesta di rinvio a giudizio.