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martedė, 3  maggio 2022



08:21:00
Conferenza sulle Zes, sen. Damiani: "Sul tavolo ingenti risorse europee"
"Il lavoro oggi non cade dal cielo, soprattutto per i nostri ragazzi"



Uno strumento nato nel 2017 per aiutare lo sviluppo del Mezzogiorno, che finalmente potrebbe dare risultati concreti per i nostri territori grazie agli investimenti previsti dal Pnrr. Si tratta delle Zone Economiche Speciali (Zes), sulle cui ultime novità il senatore di Forza Italia Dario Damiani ha tenuto una conferenza stampa a Barletta, nel pomeriggio di oggi 2 maggio, con il candidato Sindaco della coalizione Cosimo Damiano Cannito. Presenti anche il segretario cittadino di FI Giovanni Ceto, il segretario provinciale BAT Marcello Lanotte e il dirigente regionale Pierpaolo Grimaldi. Di recente, il parlamentare barlettano era già intervenuto sul tema Zes nel corso dell'incontro organizzato a Barletta da Assinpro il 18 marzo scorso. Da allora c'è stata un'ulteriore novità: l'approvazione da parte del Governo Draghi, il 13 aprile scorso, del cosiddetto decreto Pnrr 2 che, tra gli altri provvedimenti, disciplina anche le Zes, consentendo per esempio la riperimetrazione delle aree con procedura semplificata.

"I Commissari straordinari delle singole ZES potranno proporre una modifica dei confini delle rispettive aree", fa notare il senatore Damiani, un'occasione quindi da cogliere senza indugio. Sul tavolo ingenti risorse europee, "un'opportunità straordinaria che i nostri territori non possono assolutamente perdere - dichiara il parlamentare - e che, offro questo importante spunto, dovrà essere inclusa nel programma amministrativo del candidato Sindaco della coalizione Mino Cannito". In Puglia sono previste due Zes: quella interregionale jonica Puglia-Basilicata, che fa riferimento al porto di Taranto e alle aree produttive ad esso funzionalmente collegate; e l’altra, anch'essa interregionale ma adriatica, Puglia-Molise che fa riferimento ai porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, nonché alle aree industriali di Foggia, Bat, Bari, Brindisi e Lecce. Per la Zes jonica la quota di investimenti stanziati ammonta a 108 milioni di euro, mentre per la Zes adriatica la somma disponibile è di 90 milioni.

"Sono risorse destinate a grandi investimenti infrastrutturali, che serviranno a collegare le aree delle Zes locali alla Rete nazionale dei trasporti e di conseguenza alle Reti transeuropee, cioè i cosiddetti “corridoi” necessari per agevolare il trasporto delle merci da e verso l’Europa attraverso il Mediterraneo", spiega il parlamentare azzurro. "E' evidente quindi - prosegue Damiani - come le Zes possano davvero essere l'asset strategico più importante per il Mezzogiorno in un'ottica non solo di breve ma di lungo periodo, veri punti di svolta per il rilancio del nostro tessuto economico e produttivo, penalizzato proprio dalla cronica carenza di infrastrutture. Un gap rispetto al resto del Paese che, di fatto, rappresenta da sempre una pesante zavorra che limita l'attrazione di investimenti, nazionali ed esteri".

Dall'attivazione delle Zes si attende, pertanto, anche un importante impatto positivo sull'occupazione: "Il lavoro oggi non cade dal cielo, soprattutto per i nostri ragazzi. Bisogna quindi creare e sviluppare le migliori condizioni affinché possano fare impresa in un contesto che li supporta al meglio, come purtroppo finora non è mai accaduto al Sud" conclude il senatore di Forza Italia.


Redazione



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