Politica
venerdė, 20 gennaio 2023
11:27:00
Rimpasto giunta Cannito: "Chissà se quando si occuperanno della città"
"In campagna elettorale ha promesso di tutto e a tutti"
"I primi sei mesi di una amministrazione comunale normalmente sono cruciali: si fissano gli obiettivi e si parte con una azione amministrativa solida e robusta. Invece l’amministrazione Cannito è entrata in crisi subito dopo il proprio insediamento. A scriverlo Rosa Cascella, Capogruppo PD.
"Dopo soli sei mesi siamo al rimpasto. O meglio: siamo forse al rimpasto, se Cannito riuscirà a trovare la quadra della sua maggioranza sgangherata. In campagna elettorale ha promesso di tutto e a tutti, nei primi cento giorni, diceva. E ha invece realizzato pochissimo, deluso tanti anche dentro la propria coalizione. È in una trappola che si è costruito da solo.
Leggiamo, dai comunicati stampa di esponenti della maggioranza, che ora è il tempo della competenza. Lo speriamo anche noi, per la città, perché finora di competenze ne abbiamo viste davvero poche. Mentre Cannito e i suoi decidono a chi riassegnare la delega allo Sport e se lasciare o no i servizi sociali all’attuale assessore, ci sono gare per servizi essenziali sospese. Si lavora sulla base di proroghe, assai discutibili, se non addirittura, in certi casi, illegittime. La gara per la mensa scolastica, ad esempio. Ma anche quelle per il centro famiglia, per la mensa anziani, per il servizio Sad, per il green park,... Tutto fermo, tutto sotto silenzio. Si perdono finanziamenti, non si partecipa ad avvisi pubblici. Nulla di nulla. Da più di un mese, addirittura, la giunta non si riunisce, non è stata più convocata per provvedimenti importanti per la città. Un problema serissimo, per le scadenze, legate al PNRR, che non possono certo variare per assecondare gli umori e le crisi della maggioranza e della giunta barlettana.
Ora, dalle parti di Palazzo di città, si discute di equilibri, posti e incarichi, di nuovo. Chissà se prima o poi sarà finalmente il momento di affrontare i problemi della città. O se, alla fine, la città si accorgerà di doversi liberare dal, sedicente e assai presunto, liberatore Mino Cannito."
Redazione