"Leggendo l'ordine del giorno degli ultimi consigli comunali, sembra che a Barletta non ci siano problemi di cui discutere: il mare è pulito, l'aria è salubre, la viabilità è scorrevole, i cantieri pubblici non hanno ritardi, il piano urbanistico generale è stato approvato, il verde è curato." A denunciarlo attraverso una nota stampa il groppo cittadino del Movimento Cinque Stelle Barletta.

"Maggioranza e opposizione infatti riescono a portare in discussione solo debiti fuori bilancio, la cui approvazione da parte del Consiglio rappresenta di fatto una mera formalità. A vederla da fuori sembra che tra i nostri politici vi sia un segreto patto di non belligeranza in cui ciascuno cura i propri interessi, non calpestando quelli altrui.

Pur di non turbare i delicati equilibri che tengono insieme le diverse compagini politiche, sono sistematicamente ignorati i problemi di una città fagocitata da una grave condizione di povertà educativa e culturale dei giovani, dalla precarietà dei lavoratori, dalle crescenti difficoltà economiche delle famiglie nonché da un aumento esponenziale di episodi di microcriminalità che minano il senso di sicurezza percepito dai barlettani. 

Andando a memoria difficilmente ricordiamo momenti più svilenti di quello attuale nella storia amministrativa della nostra città: il consiglio comunale non è più un luogo di dibattito, di confronto e di proposta ma si è ridotto a mero esercizio amministrativo. 

L'assise comunale, che il TUEL definisce organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo e interprete permanente della volontà popolare, è costantemente mortificata, privata nella sua primaria funzione di organo rappresentativo della comunità locale e di espressione della domanda sociale. Inoltre consultando i verbali delle Commissioni Consiliari, temi come il regolamento dei dehors o una fantomatica modifica al regolamento del Consiglio sono discussi da mesi senza approdare a soluzione e appaiono più come espedienti per incassare il gettone di presenza. 

A questo punto ci proviamo noi, con una voce fuori dal coro, a proporre all'attenzione del Consiglio qualche tema urgente: l’approvazione del PUG, la riqualificazione della litoranea, la conclusione degli “eterni” cantieri, la condizione disumana dei lavoratori stagionali accampati in tutta la città.

Se questi fossero argomenti complessi da affrontare per questa amministrazione, si potrebbe iniziare a familiarizzare con il lavoro consiliare affrontando criticità di più facile soluzione quale il decoro urbano (si, Barletta è una città sporca), l’assenza di presidi del territorio da parte della polizia municipale (centro storico e periferia), la ripiantumazione degli alberi estirpati."

"Se poi le divisioni ed i soliti contrasti, come un film horror già visto, portano il Sindaco Cannito a guidare un’amministrazione incapace di prendere decisioni utili alla città, allora forse sarebbe il caso di fare l’unica cosa utile per Barletta: liberare (e forse questa volta sarebbe libera per davvero) la nostra città."