La rappresentazione della realtà politica che fa da sottofondo alla crisi della Amministrazione Cannito, proposta dal consigliere regionale Mennea in un articolo apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 agosto, risulta assolutamente farneticamente e pregiudizievole, ma assolutamente in linea con il “Mennea pensiero”.
Quelle espresse da Mennea sono pure affermazioni denigratorie rispetto alla mia persona e al mio operato politico. E questo lo dicono i fatti.
Omette di dire il consigliere Mennea che la scelta del dr. Dino Delvecchio a candidato Sindaco della coalizione del centro-sinistra PD in primis, è stata voluta fortemente dal sottoscritto ed ha incontrato forti opposizioni da parte del consigliere Mennea che ha utilizzato tutte le armi possibili perché il progetto naufragasse arrivando a impegnarsi affinché il partito democratico non esibisse il proprio simbolo, e presentasse la propria lista.
In quella fase pre elettorale cercò in tutti i modi di patrocinare la presenza di una lista civica a matrice PD asservita alla coalizione elettorale del dr. Cannito.
Inoltre il consigliere Mennea cercò in tutti i modi di opporsi al volere della direzione barlettana del PD tentando di imporre candidature a lui vicine ma assolutamente lontane dall’azione di rinnovamento etico del circolo di Barletta che vedeva e poi ha visto, grazie anche al mio impegno, la candidatura del dr. Dino Delvecchio.
Il consigliere Mennea, con attitudine tipiche della commedia dell’arte, piuttosto che occuparsi della politica, del bene della Città che lo ha votato, preferisce esibirsi in attacchi personali, in minacce gratuite, che non dovrebbero trovare ospitalità in politici che sostengono (a parole) di essere al di sopra di ogni sospetto da un punto di vista etico.
D’altro canto l’attacco del consigliere Mennea era abbondantemente atteso visti i precedenti di un politico della estrema destra a lui molto “familiare”, l’on. Storace, che dall’alto della sua lontananza dal territorio barlettano ha mosso critiche rispetto alla mia persona e al mio operato. Evidentemente il consigliere Mennea partorisce la propria linea “pseudopolitica” in ambienti domestici dove gli è facile creare alleanze trasversali col mondo della estrema destra a lui molto vicino.
Per quanto concerne la mia estraneità al Partito Democratico evocata dal collega consigliere regionale, voglio ricordare a lui e al suo entourage che, se fosse vero quanto da lui dichiarato, il sottoscritto non farebbe parte della segreteria regionale del Partito Democratico, cosa che invece è nella realtà dei fatti. Credo inoltre che l’azione messa in campo dal consigliere Mennea sia rivolta anche contro l’operato del presidente Emiliano, probabilmente ritiene che, metterla in rissa, favorisca la sua ascesa al ruolo di assessore, dimenticando che la giunta Emiliano è stata sempre strutturata in modo che gli assessori coniugassero competenza specifica e legame con i territori di appartenenza. Evidentemente Mennea ritiene che sia difficile coniugare nella sua persona queste due caratteristiche e crede (inutilmente) che alzare polveroni mediatici sia la via migliore per porre condizionamenti al Presidente della Regione Puglia e al PD in vista della prossima competizione elettorale regionale.
Personalmente non sono assolutamente preoccupato da quanto dichiara Mennea. Sono invece preoccupato del futuro della mia Città a cui ho dimostrato (al contrario del consigliere Mennea) un attaccamento affettivo che trova testimonianza nelle tante cose fatte a Barletta e per Barletta.
Non credo che Mennea sia nella stessa mia condizione. In questo momento storico il vero timore è osservare come il progetto Cannito stia naufragando per incapacità di governo, di gestione, di mediazione. E, appare paradossale che, l’azione amministrativa mai partita della amministrazione Cannito, trovi significative sponde di aiuto, nel consigliere Mennea che, in teoria e solo in teoria, dovrebbe occuparsi del suo ruolo di oppositore. Invece sta passando il concetto che il Sindaco Cannito debba governare con il consenso delle opposizioni e del Pd in particolare. Questa è una straordinaria assurdità che chiedo al PD regionale, provinciale e locale di smantellare quanto prima e in modo ufficiale.
Il consigliere Mennea infine dovrebbe fare una semplice considerazione: al di là delle parole che lui in modo violento mette in mostra, conta la conoscenza che la mia Città ha dei fatti e delle persone. A poco serve e servirà buttarla in rissa e chiacchiericcio: le persone sono giudicate per quello che sono e per quello che fanno.