Beppe Losappio in qualità di presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Alfarano assessore alle Politiche Sociali e Michele Ciniero assessore alla Cultura e al Turismo. Si completa la proposta degli 8 consiglieri comunali che rimproverano al sindaco Mino Cannito di essere stati sin qui esclusi da ogni scelta sulla composizione del nuovo governo cittadino pur avendo contribuito alla vittoria elettorale dello stesso, senza passare per il ballottaggio. 

Una proposta che sorge in virtù del riavvicinamento tra cannito e gli 8 atto a chiudere la crisi politica e a riequilibrare politicamente l'assetto amministrativo sulla base dei verdetti di ciascuna lista stando ai risultati elettorali di ciascuna.

Ore intense, fatte di riunioni, quelle del primo cittadino. La prima a mezzogiorno con i 12 consiglieri 'più vicini'. Tra le possibili nomine è emersa, nelle passate ore, la volontà dello stesso Cannito di completare il pacchetto di 'quote rosa' in giunta con l'indicazione assessorile di Rosa Tupputi (la più suffragata tra gli eletti). A quest'ultima subentrebbe in Consiglio, Massimo Mazzarisi.

Ma il più grosso grattacapo resta quello della Presidenza del Consiglio: ieri, oltre al nome di Losappio, è rispuntato quello di Sabino Dicataldo e di altri ancora.

Situazione che evidenzia il forte 'caos' che vi è Palazzo di Città per una coalizione troppo larga con cui è stato facile vincere le elezioni ma che è difficile da gestire.