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venerdė, 3  gennaio 2025



14:30:00
Puglia: Emiliano "denuncia" la Capone, insorgono le opposizioni
Il Governatore scrive al Procuratore di Bari



Sembrava essere tornato il sereno all’interno delle stanze della Regione Puglia ma dopo la promulgazione della Legge di stabilità 2025 qualcosa è andato come non doveva andare, tanto da portare il Governatore Michele Emiliano a rivolgersi al Procuratore del Tribunale di Bari Roberto Rossi. Nella lettera integrale inviata al Procuratore, il Presidente denuncia la presenza nel testo finale della legge di stabilità 2025 dell’articolo 242, ovvero l’emendamento 111 presentato dalla Pentastellata Laricchia sulla trasparenza delle nomine che il 18 dicembre scorso ha ottenuto 24 voti a favore, ma è stato dichiarato respinto sulla base di una interpretazione dello Statuto, poi riconosciuta erronea dall'Ufficio di presidenza del consiglio regionale, presieduto da Loredana Capone. Una volta appurato il disguido, il testo finale della Legge di bilancio è stato modificato, con l’inserimento dell'emendamento, corrispondente all'articolo 242. Ma Emiliano, nella lettera inviata al Procuratore Rossi, ha sottolineato come nella votazione del Bilancio passato con 26 voti favorevoli non fosse presente l’articolo 242, inserito successivamente con delibera 288 dall’ufficio di presidenza sulla scorta di analoghi precedenti. Insomma, in parole povere, il Presidente Pugliese ha di fatto denunciato l’operato del presidente della Giunta Regionale Loredana Capone in quanto il suo compito, si legge nella lettera, sia quello di vigilare nel rispetto del quadro ordinamentale vigente. Tutto ciò non ha fatto altro che scatenare l’agone politico a pochi mesi dalle elezioni, dura la nota dei consiglieri regionali forzisti affermando: “Avevamo da subito stigmatizzato il modus operandi della maggioranza che, anche in occasione del bilancio di previsione, aveva preso la rincorsa per moltiplicare le poltrone e per far proliferare gli incarichi. Emiliano ha denunciato il presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, “rea” di aver predisposto il testo della legge di bilancio con un emendamento regolamentare approvato dall’aula che disciplina proprio le nomine. La norma contiene una serie di criteri per gli incarichi, costituendo quindi un freno o meglio un filtro”. “È evidente - sostengono invece i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia - che l’antidemocratico Emiliano doveva aver promesso qualche nomina a qualche ‘trombato’ o incompatibile con la nuova norma. Dal 1970 a oggi mai un presidente della Giunta si era ‘permesso’ di denunciare l’organo che più di ogni altro rappresenta i pugliesi, il consiglio regionale”. Hanno concluso dal partito della Presidente Meloni.
 


Giuseppe Schiavone










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