Una copia in più della «Gazzetta», per lanciare un segnale di attenzione nei confronti del più antico e importante quotidiano di Puglia e Basilicata che rischia la chiusura. È il giorno dell’iniziativa della «Gazzetta», la «nostra» iniziativa, che ha innescato una solidarietà ed una attenzione enorme (sono decine di migliaia le copie prenotate): nel mondo della politica come in quello dello spettacolo, tra gli imprenditori e nei sindacati, ma anche - forse soprattutto - tra i cittadini di Puglia e Basilicata. I nostri lettori.
Dopo il sequestro delle quote di maggioranza della società editrice Edisud spa, disposto dal Tribunale di Catania nell’ambito di una richiesta di misure di prevenzione avanzata dalla Procura (su cui pende appello), la «Gazzetta» rischia seriamente di cessare le pubblicazioni per mancanza di liquidità. Negli scorsi giorni vi abbiamo chiesto di prenotare una copia in più della «Gazzetta», da ritirare oggi in edicola: un gesto di testimonianza, per lanciare un messaggio di attenzione e chiedere - insieme a noi - che la voce di questo quotidiano non si spenga. C’è chi ha fatto molto di più, mettendoci la propria faccia.
Ad esempio Luca Medici, in arte Checco Zalone: la sua foto con la «Gazzetta» in mano sta spopolando sui social. Così come quella di Emma Marrone: la cantante salentina si è fatta ritrarre sul divano di casa con il «suo» quotidiano. «#iostoconlagazzetta - ha scritto Emma su Facebook - perché abbiamo tutti bisogno della sua importante informazione. Non spegniamo la sua voce». Tra i personaggi dello spettacolo, foto con «Gazzetta» anche dall’attore barese Paolo Sassanelli e dal jazzista Mirko Signorile.
In prima linea per la «Gazzetta» anche sindacati e associazioni datoriali. L’Ance di Bari e Bat (costruttori edili), con il presidente Beppe Fragasso, ha annunciato per oggi l’acquisto di 1.000 copie del giornale. Sono in campo anche le associazioni. Il presidente del Rotary Club Bari, Giorgio Salvo, acquisterà 20 copie e veicolando su Facebook un messaggio di solidarietà.
Monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio, ha trasmesso un messaggio al direttore della «Gazzetta»: «Esprimo l’auspicio - scrive Savino - che ogni componente della società pugliese compia ogni sforzo perché la “Gazzetta” possa continuare a svolgere il suo compito e cioè di sollecitare la costante attenzione ai problemi dei cittadini e aprire nuovi spazi di libertà e giustizia sociale».
Dal mondo della politica, è arrivato sui social un messaggio di supporto del governatore della Toscana, Enrico Rossi: «Posso testimoniare - scrive Rossi - che questo grande giornale è un presidio di informazione libera e democratica». Interviene anche l’europarlamentare Massimo Paolucci (Leu): «Chiudere la Gazzetta del Mezzogiorno - scrive - vuol dire privare i cittadini di una voce autorevole e di uno stimolo alla libertà di informazione». «Domani tutti in edicola», chiede il senatore Pd Dario Stefano che ha postato su Facebook una foto con l’edizione digitale della «Gazzetta». Fabiano Amati (Pd) ha portato la «Gazzetta» nella nuova sede del Consiglio pugliese: «Ma si riesce ad immaginare - scrive su Facebook - una seduta del nuovo Consiglio regionale senza la “Gazzetta” a mettere in luce i fatti?». Il gruppo regionale di Forza Italia, con il capogruppo Nino Marmo, ha invece prenotato 100 copie, da distribuire tra Bari e ad Andria: «Ci auguriamo che la straordinaria adesione all’iniziativa possa realmente contribuire a salvare un monumento culturale e informativo della nostra Puglia».
Sul fronte dei Comuni, la giunta di Bari guidata dal sindaco Antonio Decaro ha ordinato 50 copie della «Gazzetta» per «provare a non fermare 130 anni di storia, di lavoro, di formazione e di informazione. Non si può cancellare il lavoro dei giornalisti che in questi anni ci hanno raccontato la nostra terra». In più, grazie alla cooperativa Radiotaxibari, la «Gazzetta» sarà distribuita oggi all’interno delle auto in servizio a Bari. Il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, acquisterà 20 copie e le distribuirà in piazza Cavour con una iniziativa di guerrilla marketing: una copia per ogni panchina, con un messaggio di supporto scritto su post-it («L’informazione è un dono. Raccoglilo ogni giorno. Acquista La Gazzetta del Mezzogiorno»). Solidarietà è stata espressa, tra gli altri, dai Consigli comunali di Brindisi, Mola e Polignano a Mare: sono 30 le aziende del Sud-Est Barese che hanno aderito all’iniziativa «acquista una copia in più». Solidarietà dal Senato accademico dell’Università di Bari («La crisi che sta investendo
La Gazzetta del Mezzogiorno - è detto in una nota - non comporta rischi solo per i posti di lavoro ma anche per il diritto dell’opinione pubblica a non essere impoverita») e dal Corecom della Puglia: «Occorre assolutamente salvaguardare la più antica testata pugliese, fonte autorevole di informazione, che da 130 anni stimola il confronto delle idee ed accompagna passo passo ogni cambiamento politico, economico e socio-culturale della nostra regione e del meridione d'Italia».
Tra i tanti messaggi dei nostri lettori (li trovate sulla pagina Facebook «Salviamo la Gazzetta del Mezzogiorno»), tocca il cuore quello di Lorenzo Maffei, 90 anni, con noi da mezzo secolo: «Io non ho e non saprei usare uno smartphone, non ho internet , Facebook e Whatsapp e mentre i miei familiari intorno a me spesso si immergono nel loro mondo virtuale io ho la mia “Gazzetta”, ho con me le note firme che mi parlano e mi aggiornano. Privare me e come me, tanti anziani di questo rituale quotidiano unitamente al pane giornaliero, significa escluderci dal consueto mondo di notizie e fatti locali, emarginarci, privarci di stimoli per tenere occupate le lunghe ore della giornata. Ecco il mio appello a chi di dovere: pensate a noi anziani che siamo tanti e siamo i vostri affezionati lettori; non lasciateci soli e noi non lasceremo sola la Gazzetta del Mezzogiorno».
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