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mercoledė, 27  febbraio 2019



20:21:00
Biomonitoraggio unghie, si comincia con la redazione di un Protocollo d'intesa
Riunione a Palazzo di Città



La decisione di procedere alla redazione di un protocollo d’intesa che metta insieme tutte le parti interessate sarà il primo passo verso l’attuazione del biomonitoraggio delle unghie dei bambini di età compresa fra i 7  e i 9 anni a Barletta. E’ quanto emerso dalla conferenza di servizi che si è tenuta a palazzo di città fra l’Amministrazione comunale, la Asl Bt, l’Isde – associazione medici per l’ambiente, le associazioni ambientaliste, l’Ordine dei medici della Bat, i dirigenti delle scuole primarie. Oltre al sindaco di Barletta, Cosimo Cannito e all’assessore all’Ambiente Ruggiero Passero, erano presenti, fra gli altri, diversi consiglieri comunali, il referente Isde per la Puglia, Agostino Di Ciaula, che è anche presidente del comitato scientifico internazionale e responsabile Europa; i referenti del Forum Salute e ambiente, Legambiente, Gepa guardie
eco zoofile. Il direttore generale della Asl Bt, Alessandro Delle Donne, dichiarando di condividere l’idea del biomonitoraggio, ha offerto la massima collaborazione e la disponibilità dell’azienda sanitaria a finanziare il progetto anche al fine di condividere e incrociare i dati che emergeranno da questo studio con quelli del registro tumori della Asl per conoscere i dati degli eventuali agenti inquinanti e pericolosi per la salute, in modo da potere attuare la necessaria prevenzione.

Il presidente dell’ordine dei medici della Bat, Dino Delvecchio ha ribadito l’importanza del vincolo deontologico dei medici a occuparsi e preoccuparsi dell’ambiente e dell’interazione con la salute delle persone. I medici di base, in tale progetto, diventerebbero una sorta di “sentinelle” dello stato di salute della cittadinanza. Il dottor Di Ciaula ha spiegato come a Barletta tale progetto sia particolarmente importante
proprio perché i risultati, che riguarderanno le concentrazioni di metalli pesanti da inquinanti che si inalano (mentre il monitoraggio del latte materno è indicato per verificare il livello di inquinamento degli alimenti che si ingeriscono), si andrebbero a incrociare con altri dati, per esempio quelli che offriranno le centraline mobili e fisse in città per il monitoraggio dell’aria. Di Ciaula ha anche spiegato che per il monitoraggio delle unghie la tecnica è standardizzata e sicura per i bambini e offre risultati apprezzabili quanto più vasto e numeroso è il campione esaminato con la tecnica della spettrometria. Isde, a scopo volontaristico, nell’ambito dei suoi rapporti di collaborazione con gli enti istituzionali, mette a disposizione il suo knowhow per la elaborazione di un protocollo d’intesa tecnico, mentre per la elaborazione e gestione dei dati l’orientamento emerso è  quello di affidarsi a un laboratorio pubblico, sanitario o universitario, con il coinvolgimento del comitato Etico e del Dipartimento di prevenzione della Asl. Intanto i dirigenti scolastici informeranno i rispettivi consigli d’istituto di tale progetto per portarlo a conoscenza dei genitori. Successivamente sarà redatto un protocollo tecnico – scientifico che definirà il metodo della ricerca e il campione. L’Associazione dei Medici per l’ambiente ha chiesto e ottenuto che dati che emergeranno dal biomonitoraggio vengano pubblicati per poter essere
utili alla comunità scientifica.

Il Protocollo d’intesa sarà siglato da Comune di Barletta, Isde, Associazioni ambientaliste, Ordine dei Medici, Asl Bt, dirigenti scolastici. “Dobbiamo partire – hanno detto il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore Passero –perché questo che stiamo avviando è un progetto importante che ci consentirà di ottenere dei dati che avranno una valenza e una evidenza scientifica e ci aiuteranno a conoscere lo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo e delle persone”. “Ancora una volta – hanno aggiunto – ci preme ringraziare le associazioni ambientaliste per il loro contributo, per avere creato in città un cambiamento culturale e la presa di coscienza sulle tematiche e sulle criticità ambientali, come ha fatto il Forum Salute e Ambiente promuovendo anni fa una raccolta di firme per il monitoraggio ambientale, diventata poi
una delibera di iniziativa popolare a cui siamo riusciti a dare seguito, portando a compimento un percorso avviato dalla Amministrazione comunale che ci ha preceduto”.

“Questo è stato possibile – ha concluso Cannito – perché e nel momento in cui istituzione e associazioni hanno instaurato una collaborazione fattiva che vede le seconde protagoniste di questo processo virtuoso e il comune farsi carico di dialogare, ascoltare e dimostrare di avere una forte volontà di cambiamento”.


Redazione










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