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mercoledė, 24  luglio 2019



13:11:00
Antirazzismo, una questione di umanità: un torneo per Francesco Damato
A scrivere è Emma Cafiero del Collettivo Exit



Lo scenario che ci restituisce la quotidianità, ormai da anni, trasmette un’immagine della nostra società
dilaniata dall’odio, dall’intolleranza e dall’accanimento contro i più deboli, spesso strumento di riscatto ai
sorprusi dei più potenti. La vicenda Seawatch ci ha mostrato una realtà marcia in preda ad un vero e
proprio processo di disumanizzazione. Per giorni i social network sono stati un focolaio di minacce di morte, di stupro, insulti e discriminazioni di ogni genere ai danni dei migranti e di tutti i solidali. A legittimare
questa follia si sono susseguite negli ultimi anni leggi securitarie basate sulla guerra ai poveri che hanno di
fatto criminalizzato la solidarietà. Ogni giorno i responsabili di tanta disperazione fomentano la rabbia della
gente proponendo nella difesa di una fantomatica patria e dei suoi confini la soluzione a tutti i mali. Il
risultato sono atti di violenza verbale e fisica che quotidianamente si riversano sui più deboli, sui migranti e
su tutte le espressioni di diversità.

Concetti come quello di antirazzismo sono, per noi, pilastri fondamentali dell’essere umani. Qualcuno
vorrebbe minimizzare la pratica e la diffusione di cultura antirazzista parlando di diverse posizioni sullo
stesso argomento, come se minacciare di morte chi fugge dalla guerra fosse un’opinione come un’altra.
Niente di più sbagliato. La lotta alle discriminazioni non è soltanto una scelta di parte, ma espressione di
quel poco di umano che ci resta. Tutto ciò che va contro la libera esistenza, circolazione ed espressione
degli esseri umani non può essere considerato semplicemente come un diverso modo di vivere la vita. Le
cose vanno chiamate con il loro nome: sono barbarie, sono fascismo, sono razzismo, sono sessismo e
vanno sconfitti con la pratica quotidiana.

E’ con questo spirito che abbiamo concepito la terza edizione del Torne dedicato (a partire dallo scorso
anno) a Francesco Damato, un nostro compagno scomparso lo scorso anno poco prima della seconda
edizione. La sua vita, la sua passione politica e l’idea che è possibile costruire ponti tra mondi e culture
perché lui era la prova vivente dell’esistenza di una sola razza quella umana, sono stati un motivo per
rendergli onore nella pratica e nella lotta al razzismo. Il torneo è per noi un momento di aggregazione,
socialità e solidarietà. Ma anche un segnale forte di presenza sul territorio a tutti coloro che in questo
Paese come nella nostra città credono di poter far valere la sopraffazione. Una risposta a quell’accozzaglia
umana che, partendo dal ministro con delega ai social network, spingendosi fino ai suoi cagnolini della
politica locale crede di poterci spaventare e fermare a suon di minacce ed insulti.

Si parte giovedì 25 luglio alle ore 19:30 negli spazi messi a disposizone dal BoB sport summer days, che
ringraziamo ancora per il supporto, con le fasi iniziali del torneo di calcio. Il giorno seguente, venerdì 26
luglio, inizieremo la seconda ed ultima giornata del torneo con un dibattito su “sport popolare ed integrazione” in cui ospiteremo Pietro Spaccaforno che ci parlerà della splendida esperienza dell’AFRO-
NAPOLI UNITED. A seguire le semifinali e finale del torneo e la premiazione della squadra vicintrice della
terza edizione. Concluderemo la serata con una selezione musicale a cura di “Guaglione aka Pino Pepsee”.
“Solo sconfiggendo l'individualismo e l'egoismo in ciascuno di noi si può fare la differenza.

Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione, non abbandonate la speranza, mai! Neppure per un attimo. Anche quanto tutto sembra perduto, e i mali che affliggono l'uomo e la terra sembrano insormontabili, cercate di trovare la forza, e di infonderla nei vostri compagni”_ Lorenzo Orsetti

Emma Cafiero_Collettivo Exit


Redazione










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