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mercoledė, 16  ottobre 2019



14:32:00
Consegnati dei 24 alloggi popolari a Barletta
Questa mattina la cerimonia alla presenza del presidente Emiliano



Sono stati consegnati questa mattina a Barletta i 24 alloggi realizzati in edilizia residenziale pubblica e affidati ai legittimi assegnatari in locazione. Oltre al sindaco Cosimo Cannito e al presidente della regione Puglia Michele Emiliano,  agli assessori comunali all’Edizlia pubblica e privata Rosa Tupputi e alle politiche sociali e abitative Anna Maria Lacerenza, erano presenti, fra gli altri, diversi esponenti dell’Amministrazione e del Consiglio comunale di Barletta.

L’immobile, che sorge in via Velasquez, nella nuova 167, è composto da due palazzine ciascuna delle quali conta quattro piani e 12 alloggi, alcuni dei quali idonei a ospitare persone con disabilità. L’edificio è certificato di classe energetica A+++ ed è dotato di pannelli solari termici e fotovoltaici, i primi per riscaldare l’acqua per bagni e cucine, i fotovoltaici per la produzione di energia elettrica che sarà collegata direttamente ai contatori delle due scale per gli usi comuni.

“Dopo 24 anni c’è la possibilità di riconoscere a chi ne ha bisogno e non riuscirebbe a sostenere i prezzi di mercato il diritto di avere una casa e questo ci riempie di soddisfazione – ha detto il sindaco Cannito 
– anche perché arrivare a portare a termine questo risultato non è stato facile”. Il primo cittadino ha ricordato che l’iter, partito con l’Amministrazione comunale precedente, è stato complesso e pieno di 
difficoltà. “Il 16 agosto scorso eravamo al lavoro a chiedere al presidente della commissione per il collaudo – ha spiegato – di fare il possibile per accorciare i tempi e riuscire a consegnare le case il prima possibile e per questo ringrazio tutti quanti hanno collaborato a portare a compimento questo obiettivo importantissimo per la città”.

“Colgo l’occasione – ha concluso il primo cittadino - per fare gli auguri agli assegnatari e li invito ad avere rispetto per questi beni pubblici che gli sono stati affidati, devono custodire questi alloggi e pagare il canone; la speranza è quella di portare a compimento la realizzazione di ulteriori 16 alloggi per utenze differenziate”.L’assessore Rosa Tupputi, che ha tagliato il nastro insieme al presidente Emiliano, ha ringraziato il direttore dei lavori, l’architetto Mario Pagnello e i dirigenti Donato Lamacchia ai lavori 
pubblici, e Caterina Navach, del Settore Servizi alla persona, esprimendo “tutta la soddisfazione e la gioia di poter consegnare la casa, che è il sogno di una vita, ai legittimi assegnatari”.

“Si tratta di alleggi realizzati con fondi della regione Puglia che sta costruendo case popolari in tutte le province”, ha detto il presidente Michele Emiliano. “Abbiamo messo in campo 100.000.000 di euro che 
vengono utilizzati anche per la manutenzione del patrimonio esistente, non solo per costruire nuove case e per questo – ha spiegato il governatore - diciamo a tutti di pagate i canoni di affitto perché così 
è più facile fare manutenzione e costruire nuove case e poi è anche un modo per tenere bassi i prezzi delle case e degli affitti”. “Il bene della casa non è un bene qualunque – ha sottolineato ancora Emiliano - non è come l’automobile che pure in molti casi è indispensabile, è una di quelle cose attorno a cui si costruisce una vita intera, perché quando mancano i beni essenziali i drammi sono infiniti, dalla criminalità alle divisioni familiari al disagio, per non parlare di quando si aggiungo guai di natura sanitaria”.

“Noi continueremo a privilegiare le case pubbliche – ha concluso Emiliano - con l’aiuto di un comune come quello di Barletta che è molto attivo ed è sempre stato in prima linea nel realizzare nuovi quartieri. 
Questa è una realtà molto interessante che ha consentito alla città di Barletta di mantenere la popolazione, il che vuol dire avere introiti,  perché un comune è forte se ha famiglie che sostengono con le loro tasse 
l’economia e l’amministrazione comunale. Le scelte fatte hanno avuto un costo urbanistico ma sono state giuste e compiute nei tempi giusti anche grazie alla continuità con un passato di buona amministrazione che va riconosciuto”.


Redazione










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