Sulla questione sollevata dal MoVimento 5 stelle, circa i presunti tagli ai fondi destinati alla Caritas di Barletta, interviene il Consigliere Riccardo Memeo, Presidente della Commissione Affari Sociali.
“Innanzitutto stupisce che i 5stelle parlino di povertà: ricordiamo tutti infatti il loro leader Di Maio, a settembre 2018, che dal balcone di Palazzo Chigi affermava trionfante che “abbiamo abolito la povertà”. Ci fa comunque piacere che gli amici grillini, a più di un anno da quella folle dichiarazione, si siano resi conto che nessuna povertà è stata abolita (se non forse quella di qualche ex disoccupato che ora è pagato per fare il Ministro o il Parlamentare), e si occupino di un tema delicato e complesso come questo. Ovviamente lo fanno a modo loro, non in modo costruttivo e serio, ma strumentale e polemico. Èd è sempre spiacevole fare polemiche su problemi drammatici come quello degli indigenti (lo è ancora di più in questo periodo di festività natalizie). Strumentalizzare poi una istituzione seria ed autorevole come la Caritas, appare davvero sgradevole. Nessuno infatti, né dentro né fuori l’Amministrazione Comunale, si sognerebbe mai di mettere in discussione lo straordinario lavoro che, con mille sacrifici e difficoltà, le donne e gli uomini della Caritas, in silenzio e senza clamori, svolgono ogni giorno. Come Presidente della VI Commissione ho avuto l’onore, insieme ad altri consiglieri, di visitare la loro mensa sociale e la “Palazzina Caritas”: qui ogni giorno decine di persone, senza distinzione di genere, razza o religione, vengono accolti con autentico amore e spirito di solidarietà. Sappiamo tuttavia che questo non basta. L’Amministrazione Cannito, che a differenza dei 5stelle ha ben presente che la povertà esiste ed è forse cresciuta negli ultimi anni, ha previsto, nell’ultimo bilancio, mezzo milione di euro in più a favore del Piano Sociale (che rappresenta l’insieme di iniziative e strumenti di assistenza ai più deboli). Va detto inoltre che la Caritas ha dovuto negli ultimi anni supplire alla assenza di istituzioni pubbliche per accudire i più bisognosi. È quindi nostra intenzione rimettere quanto prima in funzione la Casa di Riposo “Regina Margherita”. Quella che tutti i barlettani conoscono come “i Cappuccini”, infatti, è oggi una modernissima struttura, dotata sia di posti letto che di una mensa, che potrebbero essere di grande aiuto per i meno fortunati della nostra città.
La Casa di riposo, che è un ente autonomo rispetto al Comune, oggi versa in una situazione finanziaria complicata (che è il motivo per cui non è attualmente in funzione); un contributo da parte dell’Amministrazione, magari in cambio proprio di un servizio di mensa sociale, potrebbe essere lo strumento per fornirle le risorse necessarie a ripartire. In questo modo, otterremmo un duplice risultato: garantire una istituzione laica e pubblica che si occupi dei bisognosi, e rimettere in corsa l’intera casa di riposo, che potrebbe ricominciare ad accogliere i tanti anziani che oggi sono sparsi in strutture assistenziali fuori Barletta.
Mentre qualcuno, che sia dal balcone del Palazzo del Governo o dai banchi del Consiglio Comunale, urla dichiarazioni senza senso, noi continuiamo a lavorare, con concretezza e serietà, per tutti i Barlettani. Con la convinzione che i cittadini stiano dalla nostra parte, proviamo a contrastare (non certo abolire) la povertà e l’indigenza nella nostra città. La povertà di pensiero, invece, quella sì, speriamo venga davvero abolita prima o poi.