Il candidato al Senato della Repubblica per Forza Italia Dario Damiani risponde alle esternazioni dell'onorevole Francesco Boccia sulle candidature in Puglia. Damiani è candidato nel listino proporzionale al Senato al secondo posto nel collegio Puglia 1 nelle liste di FI proprio dietro Licia Ronzulli.
«È paradossale che le accuse di calare candidati dall'alto o trasferirli in "autobus" provengano proprio da chi è candidato in un collegio lontano dal suo territorio, dall'altra parte della Puglia. L'on. Francesco Boccia, biscegliese, è infatti candidato a Lecce ma accusa la nostra capolista al Senato nel collegio Puglia 1 (Bari-BAT-Foggia), originaria di Margherita di Savoia, dove risiedono ancora i genitori e paese in cui trascorre buona parte dell'anno, compatibilmente con gli impegni professionali, di non avere legami col territorio.
È evidente, quindi, che si arrivi ad aggrapparsi anche a tali argomenti del tutto pretestuosi quando non si hanno altri motivi di confronto. Chiarito a beneficio dell'on. Boccia, che evidentemente critica senza informarsi, il legame dell'ex parlamentare europea Licia Ronzulli con il territorio che la vede candidata, ribadiamo la nostra totale condivisione di una candidatura così prestigiosa. Una figura di rilievo nazionale che al tempo stesso ha una profonda conoscenza del territorio, delle sue risorse e delle sue criticità, è un'opportunità importante per tutti. I fatti sono questi, le critiche infondate le lasciamo a chi evidentemente riversa sugli avversari malcontenti personali.
Piuttosto, sarebbe interessante confrontarsi con l'on. Boccia sui contenuti, per sapere con quale credibilità lui, che ha ricoperto incarichi di notevole responsabilità nazionale in questi anni, e il suo partito, che ha governato il Paese, la Regione Puglia e gli enti locali, parlino ancora di Sud e sviluppo, quando i risultati disastrosi delle loro politiche, nei settori della sanità, dei trasporti, dell'imprenditoria, sono sotto gli occhi di tutti. Per fortuna la parola ben presto passerà agli elettori, con buona pace dei detrattori che vorrebbero sviare il confronto dai contenuti alle vicende personali di basso profilo»