Politica
venerdė, 7 febbraio 2020
12:29:00
UniPuglia: "Controlli ai locali, normalità o accanimento?"
L'intervento di UnioneCommercio
Le diffide, sanzioni amministrative e persino le sospensioni e chiusure delle attività a carico di alcuni
locali pubblici del centro storico di Barletta ma anche di altre zone cittadine, se da un lato fa registrare il
silenzio delle cosiddette Associazioni rappresentative sulla carta, dall’altro registra la presa di posizione
di Associazioni di rappresentanza reale. Ad intervenire sull’argomento è il Presidente UniPuglia, Savino
Montaruli, il quale ha dichiarato: “il limite tra la normale attività di verifica e di controllo e l’accanimento
pregiudizievole è molto sottile e se da un lato apprezziamo la meritoria opera di verifica e di controllo da
parte delle Forze dell’Ordine preposte, dall’altro non possiamo non raccomandare di tenere conto che
siamo in un contesto difficilissimo di crisi d’impresa e le nostre città, tra le quali anche quella di Barletta,
continuano a registrare dati drammatici in relazione alla disoccupazione e posizionamenti sempre in
cima alla classifica nazionale delle cose brutte e cattive ed in fondo per quelle buone e belle. Le attività
commerciali a Barletta, in particolare quelle della somministrazione di alimenti e bevande, scontano i
disagi e le conseguenze dell’assenza di politiche serie di sviluppo e di concertazione. Una situazione
pesantissima aggravata da incertezze e crisi istituzionale; dal venir meno dell’affidabilità politica ed
amministrativa e da un clima di fortissima tensione sociale. Tutto questo, è ovvio, non giustifica la
trasgressione di regole che comunque vanno pur riviste e rivisitate con il coinvolgimento di tutti e non
solo dei soliti vecchi accondiscendenti e silenti. Disturbo alla quiete pubblica? Ebbene su questo
bisognerebbe aprire tutto un paragrafo molto puntuale e soprattutto un capitolo su “CHI” decide a
Barletta, come lo fa ed ascoltando quali esigenze e quali forme di rappresentanza. Disporre la
sospensione di attività che tentano di attrarre clientela anche attraverso la messa a disposizione gratuita
di un servizio aggiuntivo qual è quello dei concertini e della musica d’ambiente potrebbe davvero
risultare oltremodo penalizzante e distruttivo, vista la precaria condizione economica che tutto il mondo
delle imprese barlettane sta vivendo. Anche l’estrema intolleranza rispetto ad occupazioni avvenute con
qualche tavolino e qualche sedia rappresenta il limite estremo di accanimento a fronte delle situazioni di
caos che, in tal senso, vengono vissute in città vicine come ad Andria ed a Trani o addirittura a Bisceglie
dove neppure esiste una pianificazione in tal senso. Non ci è dato sapere quale sia il Programma di
Sviluppo dell’Amministrazione comunale attuale, sempre escludente, autoreferenziale, prepotente ed
intollerante; sempre alla ricerca di equilibri ed ormai in piena campagna elettorale per le imminenti
elezioni regionali. Sappiamo di sicuro che gli assordanti silenzi parlano e parlano ad alta voce mentre la
voce dei poveri esercenti multati per aver scostato una sedia ad di fuori della linea inviolabile della
burocrazia non la sente e non l’ascolta nessuno. Abituarsi a tanto è davvero difficile e può accadere solo
in questo territorio abbandonato, martoriato e umiliato in tutto il Paese.
Redazione
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