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sabato, 6  giugno 2020



08:00:00
Spiagge libere, Mennea: «Garantire un piano speciale di gestione regionale»
«Occorre fare presto, se scoppia l'estate e la gente si riversa sulle spiagge, sarà difficile assicurare i flussi»



Gestire le spiagge pubbliche con l'aiuto delle associazioni che fanno parte del sistema regionale e nazionale della Protezione civile, al fine di evitare assembramenti e assicurare il distanziamento sociale; garantire assistenza sanitaria sia da terra che da mare, sempre attraverso le associazioni; effettuare il controllo aereo delle spiagge con l'utilizzo di droni, che consentiranno in tempi brevi di contrastare eventuali violazioni alle ordinanze. Il tutto attraverso il coordinamento della sezione regionale di Protezione civile della Puglia e insieme alle forze dell'ordine. Sono i punti chiave del piano speciale per far ripartire in sicurezza la balneazione nelle spiagge libere inviata dal presidente del comitato permanente della Protezione civile regionale, Ruggiero Mennea, al presidente della Regione, Michele Emiliano, agli assessori al Demanio e alla Protezione civile, Raffaele Piemontese e Antonio Nunziante, al capo di gabinetto Claudio Stefanazzi e al dirigente della Protezione civile pugliese, Mario Lerario.

"Voglio fare un appello ai sindaci – sottolinea Mennea - in modo che le spiagge libere possano essere sicure e fruibili e, soprattutto, gestibili dal punto di vista della sicurezza. Non dimentichiamoci mai che siamo ancora in stato di emergenza nazionale, almeno fino al 31 luglio 2020. Il modello che ho proposto, che è ora all'esame dell'assessore al Demanio, garantisce la sicurezza di tutti, ma occorre fare presto perché se scoppia l'estate e la gente si riversa sulle spiagge, sarà difficile assicurare i flussi, la disciplina e il rispetto delle regole".

Mennea sottolinea che "l'obbligo della mascherina, il distanziamento e la sanificazione costante dei servizi igienici (che sulle nostre spiagge libere sono quasi assenti) possono rappresentare un grosso problema in spiaggia, senza dimenticare che il virus si diffonde anche attraverso gli escrementi umani". "Ma se i sindaci – sostiene - non sono pronti ad affrontare il problema, rischiamo di mandare a monte tutti gli sforzi fatti in questi mesi, anche privando i cittadini della propria libertà. Soprattutto in questo periodo di crisi economica, però, è assolutamente necessario garantire la fruizione delle spiagge libere, ma in tutta sicurezza per evitare contagi. Per questo – conclude il presidente del comitato permanente della Protezione civile – il mio appello è sia ai sindaci che al presidente della Regione, perché acceleri questo piano speciale di gestione delle spiagge libere".


Redazione










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