Il Consiglio di stato ha respinto i ricorsi presentati in appello dalla Regione Puglia e dalla regione Abruzzo nei confronti del Ministero dell’Ambiente e della società inglese Spectrum Geo Ltd che riguardavano le istanze di prospezione in mare e pertanto la ricerca petrolifera in Adriatico può quindi ripartire, con immediate conseguenze ambientali per l’utilizzo della tecnica dell’airgun e per i successivi rischi di inquinamento e disastro ambientale.
Legambiente è da tempo impegnata nella tutela dell’Adriatico e contro la metodologia Airgun: con #Stopoilairgun: con l’adesione di 72mila cittadini italiani, la campagna lanciata a bordo della Goletta Verde nel 2015 chiedeva al Governo e al Parlamento di approvare quanto prima un provvedimento che vietasse l’utilizzo dell’airgun per le ricerche petrolifere in mare. Con #Dismettiamole: la campagna di Legambiente lanciata nel 2016 per chiedere la dismissione delle piattaforme offshore, a partire da quelle ferme e non più produttive, ma anche quelle che oggi estraggono poco o niente (rimanendo sotto la soglia stabilita per l’esenzione delle royalties). E #Stopseadrilling (2015) e la Goletta Verde NO OIL in Adriatico (2016): nel 2015 la Goletta Verde partendo dalla Croazia ha lanciato una mobilitazione internazionale per la tutela dell’Adriatico dalle attività petrolifere. Una mobilitazione che ha visto decine di associazioni, comitati, gruppi locali unirsi per dire no alla petrolizzazione del mar Adriatico, lavorando con la coalizione SOS Adriatic. Con la coalizione le associazioni hanno lavorato e ottenuto una vittoria contro le trivellazioni in Croazia, una moratoria alle attività proposte dal Governo Croato, grazie anche all’avvio di una VAS transfrontaliera richiesta e ottenuta anche dal nostro governo (che però non ha mai avviato una procedura analoga per quanto riguarda l’area di propria competenza.
Anche a Trani Legambiente intende coalizzare associazioni e cittadini in un concreto impegno contro introspezioni e trivellazioni.
Come in passato, Legambiente Trani offre la disponibilità della propria sede per riavviare l’ impegno contro le lobby petrolifere e la diffusione di pratiche energetiche ecosostenibili coerentemente alle direttive europee sulle misure di salvaguardia e sicurezza delle operazioni in mare di estrazione di idrocarburi (2013/30/EU), dalla strategia europea sul mare (Marine Strategy 2008/56/CE) fino alla pianificazione degli usi e degli spazi marittimi (2014/8/EU). Oltre alla consueta riunione pubblica del lunedì pertanto a breve Legambiente Trani, coerentemente al motto “ Pensare globalmente ed agire localmente” riaprirà i suoi spazi ad un coordinamento NO TRIV.
Chiunque voglia aderire a questo iniziativa può rivolgersi ai nostri volontari o venirci a trovare presso la nostra sede.