Non è stata di certo la miglior prestazione del Barletta Calcio in questo percorso con mister Ciro Ginestra in panchina, ma l’importante -parafrasando un detto- vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta. Dal “Gianni Di Sanzo” 3 punti importantissimi che complice la sconfitta del Fasano portano i biancorossi a 4 punti dalla vetta. Contro i lucani, la compagine capitanata da Ezequiel Schelotto è passata subito in vantaggio, grazie ad un errore clamoroso di Kebba con la complicità del retropassaggio di Bran, forse il vento ad ingannare l’ex portiere biancorosso. Di lì in poi solo il capitano del Barletta si è rivisto dalle zone di Kebba al 38’, con un colpo di testa bloccato dal numero 1 di casa.

Nel secondo tempo il Rotonda ha sciupato un’occasione clamorosa con Cajazzo che dopo 12 giri di lancette dalla ripresa della seconda frazione ha sbagliato un rigore in movimento tutto solo dinanzi a Sapri. Nell’unica azione pericolosa del match per gli ospiti, quella mattonella che di solito è di Marconato, quella punizione che ha spezzato in due i biancoverdi, di lì è arrivato il raddoppio.
Un gol di qualcuno non a caso, di quel Max Marsili che in queste 10 giornate è passato da titolare inamovibile ad oggetto del mistero, precisa la sua conclusione che ha lasciato Kebba immobile e ha confermato 3 punti che servivano come l’aria, che sono allo stato attuale la più bella prova che i fischi del Puttilli siano serviti per tirar fuori il meglio di questa squadra. Quel dodicesimo uomo in campo del quale tutti parlano, quel Puttilli esigente che dopo le promesse di mezza estate sogna di vincere.
In realtà, la società a quanto sembra si è già mossa per potenziare e/o sfumare qualche esubero alla corte di Ginestra.
In effetti, una rosa composta da 30 giocatori non è sostenibile per costi e per gestione in serie D.

Ci si aspetta quindi novità dalle zone di via D’Annunzio.

Perché il Gravina sta arrivando. Con un entusiasmo alle stelle dopo i 4 segnati al Fasano.