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lunedė, 18  marzo 2024



12:18:00
Un treno che sta deragliando
"Al Puttilli si è spenta la luce"



Buio in casa biancorossa. Per l'ennesima volta è stata sprecata un'altra occasione, questa volta clamorosa. Al "Puttilli" si è spenta la luce. E ora sì che il Barletta si trova nei guai. A nulla serve mordersi le mani per due punti gettati al vento. Contro i lucani del Rotonda finisce con uno squallido 1-1, con le reti al primo tempo, 14’, di La Monica e nella ripresa, 35’, del lucano Callegari. Un pareggio amaro, quindi, che ha il sapore dei play-out e della delusione. Non delle recriminazioni, però, che come spesso è accaduto, non ce ne sono. Contro i biancoverdi del Rotonda si è vista una squadra allo sbando, quella biancorossa, che è sembrata rassegnata, spenta per buoni tratti della gara e, nella ripresa, demotivata, senza idee. Al 96’ minuto, al termine del recupero concesso dal direttore di gara Alessandro Pizzi della Sez. di Bergamo, dagli spalti si sono riversate in campo sonore bordate di fischi, indirizzate alla squadra biancorossa. Il pubblico del Puttilli ha contestato l'operato della squadra per la scialba prestazione offerta. Nessun alibi, i ragazzi di Mister Ciullo sono stati autori di una prova incolore al cospetto di una cornice che lasciava prevedere ben altro esito. Andati in vantaggio grazie ad uno svarione difensivo degli ospiti, i barlettani non hanno saputo costruire azioni da rete per mettere al sicuro il risultato. E con il passare del tempo si sono sempre più sbandati, in preda alla paura di vincere. Eppure i sostenitori di fede biancorossa hanno sostenuto la propria squadra per l’intero incontro, non facendo mai mancare il supporto, incitando i biancorossi con canti e urla. Dall’altra parte la formazione del tecnico lucano del Rotonda Giuseppe Pagana che non ha fatto niente di trascendentale: venuta a Barletta nella Città della Disfida con l'intento di portare a casa almeno un punto, che la sua classifica valeva come oro colato, ha mantenuto invariate la distanza dalla zona pericolosa che porta verso la griglia dei play-out. Ormai cosa rimane, a sette turni dalla fine? La classifica si accorcia sempre di più, domenica dopo domenica. Mancano sette partite nelle quali c’è solo un imperativo categorico: fare punti, non interessa come e dove, e sperare che tra le avversarie che ci guardano dall’alto, ci sia qualcuna che perda colpi. E per i biancorossi la primavera si apre con un calendario proibitivo: scontro diretto a Gravina, poi il poker Andria, Altamura, Casarano, e Martina (quattro squadre che occupano i primi sei posti in graduatoria), per chiudere con l’ultima in casa, il temibile Fasano e la diretta concorrente Angri in trasferta. Deboli di cuore avvisati.


Umberto Casale










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