Tra responsabilità e colpe, l’unica condanna la stanno ricevendo i Barlettani che si vedono ora dopo ora, giorno dopo giorno sfumare quella categoria conquistata dopo sette lunghi anni di inferno in Eccellenza. Lo scorso anno, un cielo sfiorato con un dito, nemmeno 365 giorni dopo ecco nuovamente raschiare il fondo del barile. E bene, il massimo campionato regionale rischia di essere sempre più la nuova categoria della SSD Barletta 1922. Dalla curva nord è stato forte il messaggio del post gara contro il Fasano all’indirizzo dei calciatori allenati da mister Salvatore Ciullo, la richiesta di levarsi la maglia di dosso perché non si è stati in grado di dimostrare di essere degni di indossarla. Ma siccome la classifica non condanna ancora i biancorossi alla matematica retrocessione, il girone H di serie D si onora con le unghie e con i denti. Contemporaneamente si attendono le saggie scelte societarie, come ha affermato nel post Fasano il direttore Sportivo Pitino.
Qualcuno dell’attuale rosa sarebbe in procinto di salutare i propri compagni, altri invece sono in attesa di comprendere la loro strada. Una situazione che crea non poca confusione nella piazza già martoriata da questa lunga e travagliata stagione. I colpi di scena li vorremmo escludere, allo stato attuale ci sono un campionato e una maglia da onorare, in caso di altre scelte sbagliate si andrebbe a macchiare seriamente la storia centenaria del Barletta Calcio.