L’emozione è quella del pugliese Luca Mazzone, uno dei portabandiera azzurro insieme ad Ambra Sabatini delle Paraolimpiadi di Parigi 2024 che si sono aperte con la cerimonia inaugurale che vedrà impegnati ben 141 atleti ed atlete che rappresenteranno l’Italia da oggi fino a domenica 8 settembre. Immancabile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dal palco delle autorità ha salutato i 71 uomini e le 70 donne che cercheranno di guadagnare più medaglie possibili. Tra loro, per l’appunto, Mazzone che a 53 anni non ha rinunciato alla sua sesta paraolimpiade. Luca infatti è un decano del movimento paralimpico italiano: la sua prima partecipazione ai Giochi Paralimpici risale al lontano 2000 a Sydney: "Erano i 200 stile libero di nuoto, ha raccontato nella sua biografia al comitato italiano paraolimpico, ho vinto la medaglia d'argento, un ottimo risultato per un ragazzo che non aveva grandi aspettative, per gli scarsi mezzi a propria disposizione dal punto di vista sociale e, soprattutto, per un ragazzo del Sud". Nel 1990, a 19 anni, un tuffo nelle acque di Giovinazzo lo rende tetraplegico. Un passato glorioso nel nuoto, oggi è uno dei pilastri della Nazionale di paraciclismo: “Dopo le Paralimpiadi di Pechino 2008 mi sono fermato per tre anni. Per riacquistare la forma fisica e perdere un po’ di peso mi sono avvicinato all’handbike”. Né eroi né supereroi: "Noi siamo atleti, mi piacerebbe essere ricordato come un campione, esattamente come i miei colleghi olimpici". Partecipare a Parigi 2024 sarà una grande opportunità di dimostrare che lo sport paralimpico, oltre a offrire un grande spettacolo, incarna valori sociali fondamentali. Da questo punto di vista, mi sento un esempio cui guarderanno molti giovani entrati nel mondo della disabilità", ha concluso Mazzone.