Dopo avere vinto il trentaseiesimo scudetto, conclusi i frettolosi festeggiamenti, la squadra Campione d’Italia sperava nella qualificazione ai quarti della Champions League ai danni dei francesi del Lione. La gara di ritorno vinta dalla Juventus di Sarri per 2-1 non è stata sufficiente a raggiungere l’obiettivo prefisso tanto che è costata la panchina al tecnico Sarri reo di essere arrivato all’appuntamento in debito di ossigeno. Non è bastato il solito Cristiano Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco e salvare la stagione. Per il prossimo campionato siederà sulla panchina bianconera un nuovo tecnico, il giovane ma inesperto Andrea Pirlo, ex campione del mondo in Germania.

Anche per le altre due italiane il destino non è stato benevolo. Per l’Atalanta la corsa in Champions League è terminata prima di ferragosto. Per i bergamaschi, maledetti sono stati i cinque minuti finali contro i francesi del Paris S.G.: dopo essere passati in vantaggio nel primo tempo, gli atalantini hanno conservato il risultato per tutta la gara fino al novantesimo. Solo negli ultimi minuti la squadra di Mister Gasperini è crollata sotto i colpi di Neymar e company lasciandosi sfuggire dalle mani una storica qualificazione che, in fin dei conti, avrebbe meritato pienamente. Solo qualche giorno prima, infine, in Spagna al Camp Nou di Barcellona il Napoli di Gattuso è uscito con le ossa rotte contro un forte Barcellona di Messi e company. La corazzata spagnola, scesa in campo per superare il turno, vincendo per 3-1 si è confermata una squadra brillante e determinata.
Così, in Europa, è rimasta solo l’Inter, seppure in Europa League. Dopo le tante polemiche, in casa neroazzurra, sembra che il cielo sia diventato tutto d’un tratto sereno.

Superando il turno per 2-1 ai danni della squadra tedesca del Bayer Leverkusen, l’Inter approda ai quarti della competizione e sembra aver trovato la strada giusta. La truppa di Conte ha le carte in regola per arrivare fino in fondo e portare in Italia l’Europa League: un titolo che, in Italia, manca ormai da troppo tempo.