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sabato, 19  giugno 2021



08:00:00
Chiusura stagione 2021 e il futuro del Barletta 1922
Senza stadio non sarà possibile programmare una campagna abbonamenti



Un’amarezza infinita, non potrebbe essere descritto diversamente il sentimento che proviamo dopo la bruciante ed inaspettata eliminazione subita nella semifinale play-off contro il Corato. Il nostro sogno era quello di riportare il Barletta in serie D compiendo così il primo passo del cammino verso il ritorno in categorie più consone al nostro blasone, ma purtroppo non è andata così. Non è nostro costume polemizzare, ma va evidenziato che siamo stati puniti da un regolamento che non premia per la prima volta la vincitrice del torneo e sempre per la prima volta permette la disputa dei play-off anche a chi ha sommato un ritardo superiore ai 7 punti dalle battistrada.

Fatta questa dovuta precisazione è tempo di tracciare il bilancio di una stagione che ci ha visto fare sacrifici enormi con investimenti forse anche oltre le nostre stesse possibilità. Senza stadio, senza pubblico e con le nostre aziende messe in difficoltà dalla pandemia siamo riusciti a mantenere una rosa competitiva fronteggiando lo stop del campionato e garantendo ai ragazzi un trattamento che loro stessi hanno riconosciuto essere straordinario. Il tutto è stato possibile grazie a serietà, senso di appartenenza ed unione di intenti.

Questo è il passato, ora però smaltita lentamente l’amarezza bisogna guardare al futuro ed a tal proposito vogliamo subito chiarire un punto. Senza avere la certezza di poter disputare le nostre gare interne al “Puttilli” non avremo alcuna possibilità di programmare un torneo consono al blasone del Barletta che andrà onorato ulteriormente nell’anno del centenario.

Senza stadio non sarà possibile programmare una campagna abbonamenti e la nostra compattezza si tramuterà nella semplice iscrizione della squadra al campionato di Eccellenza. Senza lo stadio a settembre diventerebbe inutile sperare in un supporto istituzionale mai realmente concretizzatosi e chissà potremmo anche valutare l’ipotesi di giocare in altre città come Trani o Canosa. Ci teniamo anche a sottolineare che non accetteremo promesse di consegna stadio a campionato in corso perché sono ormai 7 anni che settembre si trasforma in aprile e via discorrendo.

Al contrario, in caso di certezza della disponibilità dello stadio potremmo adoperarci per il ripescaggio avendone probabilmente titoli, popolazione, posizione in classifica e soprattutto una vera casa dove ospitare le partite ufficialmente.

Il nostro progetto dunque resta vivo a determinate condizioni ed anzi siamo disponibilissimi ad allargare la base societaria a chiunque come noi condivide una passione e seriamente vuole farla diventare di successo.

Detto questo non ci resta che gridare, doverosamente, FORZA BARLETTA!



Redazione



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